Diritto all’indennizzo in caso di realizzazione di opere su terreno altrui

In caso di costruzioni realizzate su un terzo utilizzando i propri materiali, si è precisato che il periodo prescrizionale per rivendicare il diritto all'indennizzo scatta quando il proprietario perde la capacità di rimuovere l'opera e non al momento della restituzione del bene. Questo diritto si basa sul beneficio economico che l'edificio o l'opera apportano al proprietario del terreno

Diritto all’indennizzo in caso di realizzazione di opere su terreno altrui

Il caso portato in Cassazione riguardava una richiesta di compensazione relativa a un edificio prefabbricato di proprietà della ricorrente, collocato su un terreno di proprietà di altre persone che ne avevano assicurato il rilascio, nonostante avessero precedentemente dichiarato di volerlo donare a lei.

Il Tribunale di Tivoli, basandosi sulle azioni dei convenuti, aveva stabilito che il diritto invocato fosse decaduto. In fase di appello, la richiesta della donna ha ottenuto parzialmente accoglimento e i proprietari sono stati condannati. Gli stessi proprietari, successivamente, hanno presentato ricorso in Cassazione, con un'unica argomentazione sostenuta da documentazione a supporto.

La Suprema Corte, accogliendo il ricorso, ha chiarito che l'articolo 936 del Codice Civile non modifica il principio dell'accessione, secondo cui il proprietario del terreno acquisisce la proprietà delle costruzioni fatte su tale terreno da terzi con i propri materiali. In particolare, il terzo ha diritto a un compenso e alla possibilità di non rimuovere l'opera fatta sul terreno altrui a proprie spese, nel caso in cui l'opera sia stata fatta a sua insaputa e senza obiezione.

Il proprietario può optare tra trattenere l'opera o esercitare il diritto di rimuoverla entro sei mesi dalla sua conoscenza. Tuttavia, se l'opera è stata fatta in sua conoscenza o in buona fede, il proprietario perde il diritto di rimuoverla e deve pagare il compenso. Il dovere di pagare il compenso nasce quando il proprietario non può più rimuovere l'opera e scadono i sei mesi dalla sua conoscenza.

I Giudici hanno stabilito che il termine prescrizionale per chiedere il compenso inizia quando il proprietario perde il diritto di rimozione e non dal rilascio del bene, basandosi sul vantaggio economico che la costruzione porta al proprietario del terreno (Cas. n. 29134 del 12 novembre 2024).

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